La storia di Chang San Feng, il Fondatore del Tai Ki Kung
In tutto il mondo, con la "Giornata mondiale del Tai Chi Chuan e del Qi Gong" si ricorda Chang San Feng, ritenuto il fondatore di queste discipline.La maggior parte dei praticanti di Tai Chi Chuan e Qi Gong considerano l'ultimo fine settimana di aprile un po' come la loro festa.
In questi giorni infatti, in tutto il mondo migliaia di persone vivono la scoperta del fascino e dei benefici di queste millenarie discipline orientali. Praticanti e semplici curiosi, in più di ottanta nazioni di tutto il mondo, si ritrovano uniti in un appuntamento che è oramai diventato un evento che travalica la mera pratica sportiva, assumendo un importante significato a livello sociale.
La Giornata Mondiale del Tai Chi Chuan e del Qi Gong
L’evento è aperto a tutti senza distinzioni di età, sesso e religione e si svolge l’ultimo fine settimana di aprile, cominciando alle 10 di mattina in Nuova Zelanda per poi diffondersi in Oceania, Asia, Europa, Nord America e Sud America.
Fra gli eventi che vengono proposti in occasione di questa giornata sono incluse lezioni gratuite ed esibizioni pubbliche di Tai Chi Chuan e Qi Gong. La giornata mondiale del TaiChi e del Qi Gong è stata ufficialmente riconosciuta dalla Organizzazione mondiale della sanità delle Nazioni unite (UNWHO) per la partecipazione all'iniziativa "Move for Health". Inoltre sono stati distribuiti riconoscimenti ufficiali da sindaci ed enti pubblici locali nelle varie nazioni in tutto il mondo.
Gli obiettivi definiti della giornata mondiale del Tai Chi e Qi Gong sono:
- Far conoscere lo stato in continua evoluzione della ricerca medica che rivela i benefici che Tai Chi Chuan e Qi Gong offrono.
- Far conoscere l'utilizzo in continuo aumento di queste discipline della medicina tradizionale cinese nel mondo degli affari, dell'educazione, della riabilitazione penale e della riabilitazione da uso di droga.
- Offrire una visione globale di cooperazione per scopi salutari e benefici al di là dei confini geopolitici, e stimolare le persone in tutto il mondo verso la conoscenza della saggezza delle diverse culture mondiali.
Perché l'ultimo fine settimana di aprile?
La scelta dell'ultimo fine settimana di aprile per celebrare questo evento è – per certi aspetti – un adattamento occidentale a quella che era la data fissata in origine. In Cina (ma non solo!) è tradizionalmente utilizzato un calendario lunare che ha – tra le altre caratteristiche – quello di fissare le date dei vari eventi non in giorni fissi, ma piuttosto a scadenze legate alle fasi della luna, ovvero il plenilunio ed il novilunio. Questo fa si – ad esempio – che il capodanno cinese non venga celebrato ogni anno il medesimo giorno (come accada da noi in occidente il primo gennaio) ma bensì con la seconda luna nuova dopo il solstizio d'inverno, evento che può avvenire fra il 21 gennaio e il 20 febbraio del calendario gregoriano.Si tratta di una caratteristiche che riscontriamo ancora oggi anche noi, sia per alcune feste religiose come la Pasqua cattolica (che si celebra la domenica successiva al primo plenilunio della stagione primaverile, determinando anche la cadenza di altre celebrazioni e tempi liturgici, come la Pasqua, la Quaresima e la Pentecoste) oppure la “Festa della Mamma”, che ricorre nella seconda domenica di maggio.
Ma se il capodanno cinese è la festa più nota, anche altre ricorrenze hanno la stessa “variabilità”, e tra queste anche quella che celebra appunto Chan San Feng, il leggendario Fondatore del Tai Chi Chuan, che tradizionalmente è festeggiato il nono giorno dopo la quarta luna dell'anno, data che nel 2024 cade il 16 aprile mentre nel 2023 coincideva - casualmente - proprio con il 29 aprile e nel 2022 il 10 aprile.
A differenza di quanto purtroppo è accaduto nel 2020 e 2021, quando i festeggiamenti hanno subito un drastico ridimensionamento a causa della epidemia di Covid-19, quest'anno ci sarà la possibilità di incontrarsi e praticare insieme all'aperto come da tradizione. Così, per onorare il Maestro a cui – tra storia e leggenda – si attribuisce la diffusione delle discipline interne, ricordiamo in questo articolo alcuni aneddoti della sua straordinaria vita.
Chan San Feng, tra storia e leggenda
Cogliamo allora l'occasione per scoprire qualcosa di più su questo personaggio, la cui epopea oscilla - come succede in casi simili - tra storia e leggenda.
E' facile infatti immaginare che la vita di un uomo, sia pure straordinario, vissuto in Cina quasi mille anni fa presenti molti lati oscuri, vuoi per la scarsità di documenti affidabili, vuoi per la difficile interpretazione e traduzione di quelli esistenti. Nell'ambito delle varie Scuole di Tai Chi Chuan vengono tramandati aneddoti e racconti, spesso assai diversi da Maestro a Maestro, e non è facile distinguere quanto ci sia di vero e quanto di inventato nella biografia giunta sino a noi.
Si pensi solo al fatto che capitava spesso che personaggi simili venissero identificati, nel corso della loro vita, con nomi diversi, a cui si aggiungevano soprannomi e titoli onorifici, scritti con caratteri arcaici che possono essere letti (e interpretati ) in maniere anche molto differenti. Si aggiunga la possibilità di omonimie ed omofonie, percui lo stesso nome (o uno molto simile) poteva essere attribuito a due o più persone, vissute non di rado a centinaia di chilometri e di anni tra loro, alimentando così le leggende sulla loro immortalità o di lunghi pellegrinaggi nei vari territori della Cina.
Tenendo quindi sempre presente queste difficoltà ed incertezze nello stabilire verità e certezze, passiamo allora a scoprire qualcosa di più su questo Maestro a cui tutti i praticanti delle discipline di origine cinese devono la conoscenza della loro Arte.
Chang San Feng, conosciuto anche come Zhang San Feng oppure Chan San Fung o Chang Sam Fung a seconda della traslitterazione dei diversi ideogrammi con cui viene scritto il suo nome, è concordemente ricordato come un monaco taoista esperto di arti marziali, dell'Alchimia Interna e di Medicina tradizionale, dotato di statura notevole e capace di prestazioni atletiche particolari, con "la corporatura di una tartaruga (solido e forte, N.d.R.) e la schiena simile ad una gru (flessibile e agile, N.d.R.), con grandi orecchie e occhi rotondi ed una barba lunga come la nappa di una lancia", immagine che ci viene riportata dalle numerose illustrazioni che lo ritraggono.
Quanto alla sua biografia, diverse fonti collocano la sua nascita tra il 1247 ed il 1270 mentre altre fonti la anticipano al 1100, durante la dinastia Song. Il luogo di nascita è indicato in Yizhou (o I Chou) nel Liaoning, nel Nord-Est della Cina, da cui si spostò in diversi luoghi prima di stabilirsi a Wudang, dopo più di trentanni di vita errabonda per incontrare Saggi Maestri presso cui saziare la sua sete di conoscenza.
Non era solo la sua corporatura a destare stupore, ma anche altre sue caratteristiche; si racconta - sempre a metà tra storia e leggenda - che fosse in grado di sopportare lunghi digiuni ma anche di divorare una spropositata quantità di cibo in un unico pasto, che fosse capace di percorrere velocemente lunghe distanze senza mai fermarsi e di memorizzare il contenuto di un libro alla prima lettura.
Si narra inoltre che fosse insensibile sia al caldo che al freddo e vestisse tutto l'anno solo con una tunica fatta di giunchi intrecciati, tanto da meritarsi il nome di Zhang Lata (Zhang il trasandato).
Nella sua vita di viaggi e studio incontrò molti Maestri, tanti da rendere difficile stilare un elenco anche parziale. Sebbene sia conosciuto principalmente per il suo contributo alle arti marziali, Chang San Feng fu anche poeta, pittore, scrittore, calligrafo e musicista, nella migliore espressione filosofica che vedeva l'Uomo Vero eccellere in ogni disciplina, essendo tutte queste riconducibili ad alcuni principi naturali ed universali.
Grazie alla sua conoscenza dell'arte di stimolare la produzione e la circolazione dell'Energia vitale si racconta che la sua vita fu lunghissima, attraversando addirittura tre dinastie regnanti (Song, Yuan e Ming) e terminando tra il 1420 ed il 1425, date che fanno propendere alcuni verso l'ipotesi già accennata che sotto il come unico di Chang San Feng siano stati uniti diversi personaggi, vissuti in tempi e luoghi diversi.
Non sapremo forse mai con certezza la verità, e in fondo non è neppure così importante avere certezza della vita dell'uomo, quando abbiamo la possibilità ancora oggi di poter ammirare il lascito del Maestro, giunto sino a noi grazie alla catena ininterrotta dei suoi discepoli che hanno trasmesso sino a noi la lucente bellezza delle sue Arti.
Così, mentre pratichiamo, ci piace immaginare il Maestro Chang San Feng sull'Isola dell'Erba, di fronte a Canton, ultimo luogo terreno a riportare le sue tracce, oppure tra le alture del Wudang, mentre ancora pratica il Tai Ki Kung alla luce della luna.